Venerdì 9 giugno abbiamo conosciuto Heidi, la meravigliosa e gigantesca cucciola di Landseer che vedi nelle foto.
E soprattutto abbiamo conosciuto Letizia ed un generoso assaggio del suo protocollo Manimal, rivolto ai Coach, utile ad allenarsi alle competenze di coaching attraverso la relazione con un animale.
Immagina una sala, un grande cane buono e un quarto d’ora di tempo solo per voi due.
Tu cosa faresti?
Se sei un coach, cosa ti verrebbe spontaneo fare per entrare in empatia e guidare una relazione in modo che sia utile all’essere che hai davanti?
Noi eravamo una decina di coach in questa comunità di pratica e abbiamo agito in modi completamente diversi. È stato bellissimo notare le scelte proprie e degli altri ed anche le reazioni istintive, il dialogo interno che si attiva.
Il tutto con un essere vivente che esprime un sacco di cose, ma di cui non tutti possediamo il codice interpretativo. Anzi, nel nostro caso quasi nessuno era abituato a comunicare con i cani.
Ci ha lasciato tanti spunti di riflessione, tante domande su quanto portiamo nella relazione di coaching i bisogni nostri e quanto spazio diamo ai bisogni dell’altro. E com’ è più facile interagire quando è chiaro che non ci capiamo, perché non so cosa vuol dire se respiri velocemente o ti trema la zampa.
Ci siamo chiesti quante volte crediamo di aver capito quello che ci porta la persona e, invece, magari è solo un’illusione data dal linguaggio esplicito.
Questa giornata ci ha dato l’opportunità di sperimentarci e ci ha lasciato la convinzione che questa esperienza è un ottimo strumento di Reflective practice ed automonitoraggio per i coach.
Heidi ci ha lasciato un tenero ricordo… e qualche morbido batuffolo di pelo😊
Autore: Marcella Offeddu , CPC Bologna