La nostra esistenza somiglia a una fiaba?

La nostra esistenza somiglia a una fiaba?

Come CPC sistemica abbiamo avuto voglia di cominciare il 2022 con un po’ di magia! Per farlo, al primo train the coach dell’anno. Abbiamo invitato Claudio Tomaello,  counselor, narratore e attore di fiabe e tanto altro. Qui il link al suo sito https://www.claudiotomaello.com/

Come ci può aiutare la fiaba in un percorso di crescita?

La lettura che Claudio ci ha aiutato a fare come coach, riguarda il percorso di crescita che i singoli protagonisti della fiaba fanno grazie alle avversità che incontrano, alle risorse che trovano, interne ed esterne, per affrontare le difficoltà e raggiungere il proprio scopo.   

Anche la nostra vita, come quella dei protagonisti delle fiabe, è piena di difficoltà, di prove e avversità. Ma è proprio in quelle prove che si nasconde la chiave della nostra evoluzione.

Ed è qui che le fiabe si ricollegano alla nostra vita e possono essere uno strumento a disposizione del coach nel suo aiutare i coachee ad affrontare gli ostacoli in modo costruttivo, a diventare i protagonisti della storia che si vive, più consapevoli, e a portarla a un lieto fine con il raggiungimento del proprio obiettivo. 

L’incontro è stato condiviso anche con coach appartenenti ad altre CPC e riportiamo qui una testimonianza di Nicoletta Benigni

DAVANTI AL “CAMINO” DIGITALE!

Incuriosita e attirata dal titolo dell’incontro on line, della CPC Sistemica: “Le chiavi d’oro per entrare nelle fiabe”, ho partecipato come ospite scoprendo l’esito del racconto e il coinvolgimento molto appagante, addirittura ipnotico.

Claudio Tomaello, il relatore, ci ha tenuti per mano virtualmente davanti a un camino digitale, fonte di stupore e curiosità, catturando la nostra attenzione e il nostro interesse.

Questo è stato davvero un viaggio avventuroso dove si è scoperto il significato della fiaba, le sue origini e il senso dello schema narrativo che la sottende. La fiaba anche come strumento utilizzabile nell’attività di coaching.

Claudio è stato per noi come uno dei vecchi cantastorie che girovagavano appoggiandosi a un bastone, simbolo di collegamento tra cielo e terra, tra sacro e profano. Ha disegnato per noi un cerchio magico potente entro il quale acquisire nuove consapevolezze e nuovi strumenti per altre visioni.

Siamo partiti da “C’era una volta” e, con stupore e attesa, proprio come in una fiaba, abbiamo ripercorso i tre livelli di ricordi che vengono attivati durante una narrazione. In pratica,  cosa succede dentro noi?

Al primo livello, in fase di apertura e meraviglia, ci colleghiamo visivamente ai nostri ricordi attraverso l’immaginazione; al secondo livello, vediamo con gli occhi dell’anima con ascolto e meraviglia; il terzo livello, infine, è quello dello spirito dove si crea una “bolla magica”, che delimita uno spazio protetto e rituale.

La reale sperimentazione di questa “bolla magica” ci ha accompagnati per tutto il viaggio, alla scoperta di orizzonti inaspettati.

La fiaba, essendo sacra e magica parla nell’eterno presente, dà accesso al non tempo perché è  a-temporale e a-spaziale, senza luogo. E’, in quanto eterno presente, congiunzione tra passato e futuro.

Nella fiaba il presente è ciò che siamo e parla anche del nostro destino. Rappresenta un punto fuori di noi che parla di noi.

Quando si entra nel mondo delle fiabe ricorrono alcune relazioni e tipologie di personaggi e situazioni: eroi, messaggeri, guardiani, alleati, nemici, il viaggio, il bosco……

Nella fiaba si parte sempre per iniziare un viaggio, anche interiore,  e poi cosa succede?

Perché succede sempre qualcosa!

Le fiabe invitano al movimento e si inizia sempre con una difficoltà. La storia comincia quando c’è qualcosa che non va. Nelle fiabe la “crisi” e le difficoltà non sono negative, ma rappresentano una preziosa opportunità di cambiamento di prospettiva, significano rinascita e occasione per imboccare una nuova strada e l’evoluzione del protagonista.

Il protagonista parte senza sapere come sconfiggere il drago, si sente impreparato e non ha niente di chiaro in mente.

E cosa gli serve? Il Coraggio per farlo! Il coraggio è la condizione che è importante trovare dentro di se per agire e affrontare la propria sfida.

E cosa deve superare?

La Paura! La decisione di accogliere la sfida con la consapevolezza di affrontare le paure e trovare le soluzioni, che non sempre vengano al primo colpo o sono vincenti nell’affrontare la sfida. Ma il protagonista non si scoraggia  e  così, aiutato da altri personaggi della fiaba,  scopre le capacità di fare e di essere efficace e prosegue il suo viaggio fino alla meta desiderata.

1 commento su “La nostra esistenza somiglia a una fiaba?”

  1. Desidero ringraziare Claudio e gli organizzatori dell’incontro per la qualità dell’intervento, la capacità di coinvolgere e per la ricchezza di spunti che mi hanno ispirato sin dai giorni successivi. Grazie anche per averci ricordato -parafrasando Chesterton- che i draghi esistono e possono essere sconfitti.

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