LA CPC PRESENTE ALLA MILANO DIGITAL WEEK

LA CPC PRESENTE ALLA MILANO DIGITAL WEEK

Con la tavola rotonda dal titolo Verso l’equilibrio e sopra il caos. Orientarsi nella complessità, il 6 ottobre scorso la Comunità di Pratica di Coaching ha partecipato alla Milano Digital Week 2023, con l’obiettivo di aprire uno spazio di riflessione e scambio sulla complessità della realtà che stiamo vivendo. È una realtà caratterizzata da una inedita – e velocissima – trasformazione tecnologica e contemporaneamente, dal bisogno di restare ancorati all’unicità dell’essere umano e dei suoi tempi di cambiamento più lenti.

Questa iniziativa ha dato la possibilità alla CPC di ispirare una interessante conversazione, sviluppatasi con i contributi degli speaker: il nostro Presidente Paolo Marinovich, Annalisa Bardi, Presidente ICF Italia 2023, Federica Pasini, CEO e Co-founder di Hacking Talents e Vittorio Martinelli, AD di Olympus Italia, moderati da Rossella Fava, Executive Coach specializzata nel supporto alla trasformazione digitale.

Qual è la sfida che l’Intelligenza Artificiale lancia, non solo al mondo aziendale e professionale in genere, ma anche alle persone singole di diverse età e preparazione culturale? Come impatta nella nostra quotidianità la pervasività della tecnologia? E ancora, che cosa ci suscita sapere, ad esempio, che la potenza della capacità diagnostica di AI può superare quella di medici con anni di esperienza clinica alle spalle? Queste sono state solo alcune delle domande alle quali gli speaker hanno cercato di dare una risposta, con l’obiettivo di andare, insieme, alla ricerca di bussole e chiavi di lettura che possano aiutare ad orientarsi in questa complessità.

Sono emerse opinioni diverse e sono stati messi a fuoco alcuni obiettivi sfidanti per tutti:

– continuare ad imparare, per essere utenti capaci e autonomi, rimettendo al centro l’importanza dell’apprendimento continuo (lifelong learning);

– colmare i nostri gap di consapevolezza riguardo ai cambiamenti che stanno avvenendo nella nostra vita in relazione alla tecnologia, e acquisire quante più informazioni possibile;

– accogliere la rapidità del cambiamento e l’esigenza di adattabilità, soprattutto da parte delle generazioni di mezzo;

– riflettere ed impegnarci ad elaborare standard etici adeguati ai valori guida che scegliamo quando facciamo uso dell’Intelligenza Artificiale.

I mondi a cui gli speaker hanno dato voce, cioè l’impresa, il coaching e il mondo delle start-up hanno messo l’accento sulla necessità di ascoltare le persone attraverso survey e iniziative dedicate, per fare tesoro dei feedback ricevuti e

trarre ispirazione per rispondere in modo coraggioso, con processi e condotte adeguati, alle domande emergenti di ciò che serve.

E il coaching come si colloca in questo contesto? Quale può essere il futuro dei coach umani entro i prossimi cinque anni, sapendo che potrebbero essere sostituiti da coach digitali?

Sono emersi punti di vista e chiavi di lettura interessanti: il coach umano sarà sempre limitato dalla sua vulnerabilità che potrebbe diventare un punto di forza nella partnership con il cliente. Quest’ultimo non si troverebbe di fronte all’ennesima domanda “giusta” elaborata dalla macchina, quanto piuttosto di fronte ad una persona, il coach umano appunto, che dichiara la propria vulnerabilità con il silenzio dell’osservazione, per provocare il cliente a trovare la risposta da sé; oppure utilizza la forza dell’intuizione per riconoscere situazioni originali e uniche, che la macchina non può avere nel proprio repertorio di addestramento.

Inoltre è emersa chiara l’esigenza di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, esplorando più fonti autorevoli e attendibili, senza farsi inghiottire dal mare magnum di informazioni disponibili in rete che rischiano di portare fuori strada. A questo proposito, Annalisa Bardi ha segnalato l’ICF Thought Leadership Institute come fonte preziosa di aggiornamento.

La tavola rotonda si è così conclusa lasciando aperti interrogativi, pensieri e dubbi che potranno essere ulteriormente approfonditi nel prossimo Community Meeting, che si terrà a Milano il 23 Novembre 2023, a Cascina Cuccagna.

Nel frattempo possiamo continuare a guardare al futuro coltivando l’apertura verso il Nuovo, sempre più consapevoli e responsabili delle nostre scelte, anche e soprattutto, nei confronti delle nuove generazioni.

Autore: Sabrina Agnoli, CPC Bologna

1 commento su “LA CPC PRESENTE ALLA MILANO DIGITAL WEEK”

  1. Mi complimento con l’associazione per questa importante iniziativa e per la volontà di approfondire questi temi e di aprirsi al confronto con l’esterno.
    Il prossimo Comunity meeting del 23 novembre offrirà sarà una ulteriore occasione di approfondimento a cui invito tutti a partecipare

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