Un proverbio del Burkina Faso, dice «Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante” e come non essere d’accordo!
Vi piace l’immagine della formica? Che cosa vi ricorda? Beh, a noi ricorda proprio la visione di un insieme interconnesso che, mettendo in gioco energie individuali, raggiunge l’obiettivo comune.
Insieme si possono raggiungere traguardi molto più grandi di quanto riusciremmo da soli, questo è il potere del team. E così è stato per il nostro gruppo di lavoro che si è formato e attivato per la realizzazione del recente Community meeting.
Abbiamo riflettuto molto sul titolo da dare all’evento e sull’immagine che lo avrebbe rappresentato e quando è emerso nel suo apparente paradosso “COACHING EXTRA- ORDINARIO: PENSIERI LENTI PER UN MONDO VELOCE” abbiamo capito di averne colto l’essenza e trovato la chiave giusta per rappresentarlo.
Il nostro Presidente Paolo Marinovich nella sua relazione introduttiva, le riflessioni del Prof. Roberto Poli nel video consigliato da Mattia Rossi e Rossella Fava, oltre a tutte le attività svolte nella giornata, ci hanno consentito di immaginare una pluralità di scenari futuri del coaching.
Ci hanno confermato che la chiave per affrontare questi tempi di grande cambiamento e incertezza non è quella di precipitarsi a fare, senza sapere cosa e dove, ma di “aspettare e lavorarci sopra”.
Ci hanno invitato a guardare lontano per intercettare i fenomeni emergenti e darci il tempo per prepararci ad agire al meglio per mitigare i cambiamenti avversi ed ottimizzare quelli positivi.
Ci hanno infine sollecitato a cambiare prospettiva e ad accogliere l’incertezza come una preziosa alleata che ci offre la possibilità di scoprire cose nuove.
E’ con questo spirito che come gruppo organizzativo ci siamo trovate a vivere ed a sperimentare in prima persona il “potere dei pensieri lenti” e il turbinio delle incertezze e dei cambiamenti di un mondo che all’esterno corre veloce.
Come?
Pur essendo impegnate sui diversi fronti professionali e personali, in giornate veloci, che a volte rischiavano di farci perdere il fiato, siamo riuscite a trovare il giusto tempo per “pensare”, con il desiderio di dare una direzione concreta al progetto di ritrovarsi insieme in presenza dopo quasi tre anni di lavori a distanza.
Beh, visto come è andata, ora possiamo dire un SUPERPOWER!
QUAL E’ STATA LA FORZA MOTRICE CHE HA PERMESSO TUTTO QUESTO?
L’entusiasmo, l’impegno e la volontà di voler dare una forma all’idea di un laboratorio di pensieri e idee, per i tempi che stiamo vivendo, come sfide da cui non possiamo esimerci, come coach e quindi professionisti di “transiti di cambiamento”!
QUALI SONO STATE LE PAROLE CHIAVE DEL NOSTRO TEAM?
La prima parola chiave è sicuramente, affiatamento. Questa parola ha nella sua etimologia la parola fiato.
Il fiato è forza vitale e noi abbiamo sintonizzato i nostri respiri, creando sinergie per dare vita alla nostra intesa. Bella la sensazione di sentirsi vicine, seppur nella distanza fisica e sintonizzate su visioni, idee e valori. Per alcune di noi, era la prima volta in cui ci si “vedeva” e si lavorava insieme.
Quale è stato il valore aggiunto? La differenza! E questa è la nostra seconda parola chiave.
Sì, proprio il fatto che ciascuna di noi aveva caratteristiche, competenze, esperienze diverse, che hanno consentito di essere ingrediente giusto per amalgamare il tutto.
Bello vero? Pensare che la forza sta proprio nella differenza e nel suo potere di essere fattore integrativo e non divisivo.
Come ogni buon gruppo di lavoro, abbiamo dovuto affrontare incertezze e tanti “ostacoli” (a partire dallo sciopero dei mezzi di trasporto proclamato e poi revocato, dai cambiamenti di disponibilità delle sale, dalla disdetta del catering ecc.) che, fino all’ultimo, hanno messo a rischio l’organizzazione dei lavori. Allora ci siamo dette:
“Se tutto andasse sempre secondo i piani, come potremmo mettere in campo le risorse e scoprire soluzioni migliori? “
Grazie quindi alla nostra positività e apertura, non ci siamo scoraggiate e abbiamo fronteggiato l’incertezza! Come?
Con la giusta dose di flessibilità, che nel bagaglio di viaggio di ciascuna esperienza deve essere nel kit di sopravvivenza. Le formiche non perdono la direzione, non si fermano a lamentarsi di come sarebbe stato bello se, ma attraverso il confronto fanno emergere nuove soluzioni e voilà, rimettiamoci in cammino verso la meta.
Essere interconnesse, per noi non è stato solo essere parte del team organizzativo ma sentirci parte di una visione più ampia e sostenute da tutta la comunità: dai membri, dal consiglio direttivo e dai nostri super relatori, che hanno condiviso da subito le linee di indirizzo e che con generosità hanno messo a disposizione il tempo, le idee e i materiali.
E quindi URRA’! Sì. Last but not least… l’ultima parola chiave è proprio URRA’ …. URRA’ è l’esclamazione che esprime … ce l’abbiamo fatta e siamo felici di condividerlo insieme.
A proposito ecco le parole chiave:
F lessibilità – I ncertezza – D ifferenza – U rrà! – C onfronto – I nterconnessione – A ffiatamento
Se proviamo a fare l’anagramma delle lettere iniziali emerge la parola …
F I D U C I A
Sì, la parola centrale è propria la parola fiducia. La fiducia che ci ha consentito di affidarci e di crederci, perché in questi tempi “faticosi” e di sfide, crediamo che il tema della fiducia sia centrale per le scelte future.
Raccogliendo gli spunti offerti dalla relazione del Presidente possiamo dire in conclusione che dopo questa esperienza siamo ancora più convinte come coach “dell’importanza di rafforzare in noi la volontà e la coscienza di essere promotori e facilitatori di un cambiamento positivo nei nostri ambienti: con fiducia, visione sistemica, accesso a fonti inusuali di conoscenza e consapevolezza, pratiche di sperimentazione e riflessione.”
IL TEAM ORGANIZZATIVO – Elisa Tassinari, Elena Verdina, Mariella Terlizzi, Maria Elisa Mastinu, Marlène Magnani, Sabrina Agnoli
Una splendida esperienza come Team
Una splendida esperienza come coach che guardano insieme al futuro che vogliamo contribuire a realizzare