Ampie sono le strade e le attività che le CPC locali mettono in atto per arricchire e intensificare le competenze dei coach, in una continua ricerca di crescita professionale e in particolar modo “dell’essere persona”.
Ad esempio la CPC “Compagnia del Destino” ha organizzato una giornata di formazione con un esperto di antroposofia, Giorgio Tarditi Spagnoli, (www.giorgiotarditispagnoli.com), libero ricercatore della Scienza dello Spirito. Di seguito l’articolo esperienziale redatto da di Roberta Francia membro della stesa CPC.
Due conferenze di antroposofia
Come Compagnia del Destino abbiamo deciso di organizzare una giornata di formazione con un esperto di antroposofia, argomento per noi di grande interesse e oggetto di ripetute riflessioni da quando abbiamo creato la nostra CPC.
La scelta di chiamare un esperto che non facesse parte del nostro gruppo è stata dettata dal fatto che avvertivamo la necessità di sentire altri punti di vista, di conoscere come altri studiosi potessero affrontare il tema, magari aprendoci a visioni inedite e inaspettate.
Nello specifico abbiamo scelto di invitare nella nostra CPC, Giorgio Tarditi Spagnoli, (www.giorgiotarditispagnoli.com), libero ricercatore della Scienza dello Spirito, un personaggio davvero straordinario, vista anche la giovane età, dotato di una vasta e approfondita conoscenza sull’argomento.
La sua proposta è stata quella di lavorare su uno schema basato su due conferenze, seguite ognuna da una esperienza artistica. Ci è parsa interessante, visto che in questi anni il momento artistico ci ha accompagnato spesso nei nostri incontri e sempre ci ha portato spunti di riflessione e approfondimento.
Il titolo dell’intervento è stato “Custodire l’anima”.
Entrambe le conferenze sono state di grande ricchezza e intensità, dato che i riferimenti offerti da Tarditi Spagnoli hanno spaziato in moltissimi campi e ambiti, con collegamenti per noi nuovi e sorprendenti.
Nella prima conferenza è stato trattato il tema relativo a “Il doppio e l’angelo custode”.
L’idea centrale è che l’uomo si trova sospeso tra una tendenza regressiva e una progressiva che sono il risultato del rapporto dell’Io con due esseri spirituali che lo accompagnano per tutto il corso della vita:
- il Doppio, un’entità molteplice, derivante da ciò che non abbiamo portato a coscienza delle incarnazioni precedenti;
- l’Angelo Custode, un essere unitario che forma uno stampo in cui siamo chiamati a crescere, compensando il karma.
Queste dinamiche dell’Io emergono anche nel rapporto con il cliente (cioè nel rapporto coach-coachee) in particolare relativamente al Doppio.
Infatti, come possiamo lavorare sul Doppio del nostro cliente se non sappiamo trattare con il nostro?
A seguire abbiamo fatto un’esperienza artistica con la pittrice e pedagoga dell’arte Daniela Crisafi.
Dopo alcune spiegazioni preliminari relative all’uso del pennello e dei colori abbiamo iniziato a lavorare seguendo le istruzioni dettagliate su come andava realizzata l’opera.
Abbiamo in questo modo compreso che ogni movimento ha un senso e che il colore diventa un “essere” con il quale dobbiamo relazionarci. Ogni colore infatti ha una sua vibrazione e va rispettato per potergli permettere di esprimersi.
Nel pomeriggio abbiamo ascoltato la seconda conferenza relativa al tema della biografia.
Anche in questo caso abbiamo arricchito le nostre conoscenze grazie a nuovi collegamenti e approfondimenti che ci mancavano.
In sintesi, secondo l’approccio antroposofico, la biografia umana si può suddividere in settenni e a ogni settennio corrisponde un passaggio evolutivo dell’essere umano.
A questa conferenza ha fatto poi seguito la seconda esperienza artistica in cui abbiamo usato il pennello in un modo diverso e utilizzato altri colori, collegando il lavoro artistico al tema della conferenza, ovvero alla biografia. Ne è emerso come non è importante essere soddisfatti o meno della propria “opera” ma di come l’opera creata ci racconta di noi stessi e di come continui a lavorare dentro di noi e a mandarci messaggi.
Per concludere, che senso ha avuto questa giornata di formazione?
Al di là dei contenuti e dell’esperienza artistica, questo incontro ci ha fatto ricordare che siamo tutti esseri in cammino, che ogni cosa che facciamo va ad arricchire noi stessi e a illuminare il percorso spirituale che stiamo facendo.
Tuttavia portare tutto questo nel mondo delle aziende non è cosa semplice. La terminologia va modificata, trovando parole che abbiano un senso nei contesti lavorativi in cui ci troviamo a operare.
Al contempo è vero anche che sempre più persone sono in ascolto, sono disponibili a nuovi approcci e sempre più velocemente comprendono che insieme è possibile creare percorsi dell’anima in ambiti lavorativi.
Spesso i coach si affidano a metodologie, strumenti, schemi. In realtà ciò che questo incontro ci ha fatto comprendere è che la cosa più importante per poter stare in relazione con un cliente è, innanzitutto, una ricerca continua di conoscenza di noi stessi.
Sempre più dobbiamo rompere lo schema del già conosciuto e andare verso l’ignoto. E accettare la condizioni di incertezza che questa sfida comporta.
Come diceva Baudelaire, in Le voyage, “Au fond de l’inconnu pour trover du nouveau!”
A cura di Roberta Francia